Dell'accettazione e del coraggio

La vita è dura e fa paura, il male che accade a volte è inimmaginabile e non sempre possiamo combattere contro i mulini a vento

E' da diverso tempo che non scrivo più su questo blog. Sono stati mesi difficili, è stato un anno intenso. Nelle ultime settimane ho iniziato a soffrire di attacchi di panico e mi sono sentita impotente. Non potevo star male perché sentivo di essere il faro di alcune persone che fanno parte della mia vita e non potevo stare tutto il giorno a letto...cosa che comunque ho fatto per un po' di giorni/settimane.

Passata la fase acuta facevo fatica a camminare perché le mie gambe non erano più abituate e non mangiavo da giorni.

Nel mare magnum di indifferenza da parte dei medici che mi circondano in questa terra lombarda ho ricevuto la chiamata del mio medico di base di giù ormai in pensione. Le sue parole sono state un faro nella tempesta, un porto sicuro, il sollievo che porta la rassegnazione: "Le cose che ci capitano dobbiamo affrontarle ma dobbiamo anche accettarle".

Sono stati anni intensi, prima il tumore di mio padre, poi la malattia cardiaca genetica del mio compagno con diversi momenti di up e down e poi ancora il tumore di mio cognato. Un vortice che ti spinge verso il basso...un senso di impotenza che non si può spiegare. Come può una persona come me che ha sempre avuto l'istinto di proteggere con le unghie e con i denti le persone a sè care accettare un simile destino?? Non si può ma non c'è altro da fare. 

Ad oggi mi manca la fase dell'accettazione e della pace che porta con sè. Non ha senso intestardirsi nell'affrontare i mulini a vento credendo si tratti di epici avversari. Io mi sono sempre accanita contro la vita, è il mio mulino a vento contro la quale imperterrita cerco di combattere senza salvare nessuno, neanche me stessa. 

La serenità arriva quando accetti che la vita non è il tuo nemico, il male che si abbatte sui tuoi cari non è colpa della vita ma è vita e basta. E' vita che scorre, che prosegue nonostante tutto e altro non possiamo fare se non vivere e accettare la nostra condizione mortale di nascere e perire, che siamo solo di passaggio e che possiamo e dobbiamo combattere i mulini che ci vengono incontro minacciosi ma dobbiamo anche accettarli e rassegnarci quando non c'è un'altra vi di fuga. Perché altro non si può fare se non vivere e andare avanti.

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